Alcune comunità in Europa stanno adottando il modello statunitense dei trust fondiari per mitigare la crisi della scarsità di alloggi a prezzi accessibili. 

Sta accadendo a Bruxelles, la capitale dell’Europa, dove agli inizi degli anni 2000 le abitazioni a prezzi accessibili furono contemporaneamente colpite da due problemi: un rapido aumento dei prezzi degli alloggi sul mercato privato (raddoppiato tra il 2000 e il 2010) insieme a insufficienti disposizioni in merito all’edilizia residenziale sociale. Ironicamente questa crisi si sviluppò in concomitanza con un aumento della disponibilità edilizia, che però era legata al settore della finanza speculativa. 

Nel 2012 Il trust fondiario di comunità, formato da più di 15 associazioni di comunità e organizzazioni che si occupano di social housing rights formulò delle strategie per rimuovere i terreni dai mercati speculativi nelle aree urbane del Belgio e mantenerli accessibili nel tempo, seguendo il modello di Burlington, VT. 

L’accessibilità è possibile svincolando il costo delle costruzioni dal valore di mercato del terreno su cui si trovano (grazie a contratti di locazione di 50 anni, rinnovabili). I trust detengono la proprietà dei terreni mentre i cittadini diventano proprietari degli edifici, che possono lasciare in eredità ai figli, i quali possono vivere lì fintantoché rientrano nei criteri di idoneità. Se la loro condizione economica supera questi criteri essi ricevono indietro il valore del loro investimento e una parte del valore-surplus dell’immobile. La domanda di land trust è molto alta, con circa 400 famiglie e individui in lista d’attesa. Ancora prima di avere l’immobile, essi sono tenuti al pagamento di una quota mensile di 10 euro finalizzata all’acquisto della loro nuova casa. Il contributo è pressoché simbolico e viene restituito se un membro si ritira dalla lista d’attesa, ma rappresenta un primo passo tangibile verso la proprietà di una casa. Quando il terreno è assicurato i proprietari possono dire la loro su questioni riguardanti il quartiere e sul design degli immobili, specialmente sulle aree comuni. Mettere l’accento su questi ultimi spazi permette di mettere in pratica i principi fondanti dei land trust, quali coesione sociale in un paesaggio urbano sempre più diversificato.

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